In un post di qualche giorno fa parlavo della possibilità di trovare in edicola un corso a dispense, con allegato al primo fascicolo i primi pezzi del lettino da analista e le istruzioni in DVD per il montaggio, ovviamente con l’approvazione dell’Ordine Nazionale e del Miur, che garantirà la serietà del tutto.
Non escludo che la cosa sia già avvenuta e magari mi è sfuggita; cosa volete, oramai tra fedeli riproduzioni dipinte a mano di tutto ciò che l’umano ingegno è riuscito ad inventare nel corso dei millenni (dai velieri ai camion dei pompieri, dalle insegne di latta alle scatole di sigari…), corsi per acquisire velocemente e senza sforzo capacità di predizione del futuro tramite interpretazione del rumore dello scarico del W.C. o di manipolazione podalica di grandi e piccini, calendari dove c’è in bella vista più epidermide che in un campo nudisti e riviste patinate che ti fanno sentire l’ultimo verme del creato (troppo poco ricca, troppo poco alta, troppo poco magra, troppo poco elegante, troppo poco cool) è difficile raccapezzarsi.
Ma se anche qualcuno lo avesse già fatto, perché non bissare l’esperienza? Forse potrei farne la mia fortuna economico-professionale, dato che con l’attuale lavoro non ci sono tutte queste grandi prospettive. E inoltre il mare magnum della formazione psy rivolta ai colleghi, ai non colleghi e agli aspiranti o presunti tali è talmente vasto che c’è sicuramente posto anche per me e per la mia iniziativa!
Dunque… mumble mumble…
Titolo del corso: PpC® – La professione del futuro!!!
(i punti esclamativi rendono bene l’eccitante innovazione)
Lo slogan pubblicitario… potrebbe essere: “Diventa anche tu un PpC ® (Psicologo per Corrispondenza) in 30 comode lezioni e con meno di 5 minuti di tirocinio!“… sì direi che è abbastanza accattivante.
E ora i contenuti del mio corso…
Vediamo… Vorrei che il mio corso per corrispondenza fosse pratico e subito spendibile nel mercato del lavoro, vorrei riuscire a dare i consigli “giusti” e a fornire le competenze “adeguate” ai futuri PpC®, in modo tale che possano, ovviamente in tempi brevi dalla loro entrata nel mondo lavorativo guadagnare un sacco di soldi con il minimo sforzo!
Direi che le prime 8 lezioni dovrebbero aiutare il futuro PpC® a dirimere e trovare risposta alle domande e ai dubbi che tutti, quando intraprendono una nuova professione, si pongono agli inizi e ad orientarlo nel difficile mondo del lavoro senza scoraggiarsi o compiere irrimediabili gaffes che potrebbero compromettere il suo futuro lavorativo. Comincerei con:
1) Psicologia: come, quando, dove, perché e – soprattutto – chi?
2) “Sono abilitato, e adesso cosa faccio?“: gli indirizzi dei call-center che assumono nuovi operatori ed i consigli per superare i colloqui di selezione.
3) Autodeterminazione: come trovare una risposta convincente alla domanda: “Chi me l’ha fatto fare?”
4) Automotivazione professionale: come smettere di vergognarti quando dici “Faccio lo psicologo”.
5) Consapevolezza e affermazione professionale: sgonfiare l’ego o gonfiare il curriculum?
6) Gerarchia professionale e principio di Archimede: più sono grossi e più galleggiano.
7) Psicologia e Fisco: come non pagare le tasse senza troppi sensi di colpa.
8 ) Occhio agli acronimi!: se un amico con una tuta di latex vi invita ad una festa BDSM non si tratta di un party dedicato al Manuale Statistico dei Disturbi Mentali
I successivi numeri del corso tratteranno di come promuoversi nel mondo del lavoro utilizzando innovative modalità di Marketing e Autopromozione:
9) Arbiter elegantiarum: Dai capelli del prof. Andreolli agli occhiali del dott. Morelli, i consigli più hot per migliorare il tuolook.
10) Psicologia del cambiamento o cambiamento della psicologia? Come ideare temi di discussione e argomenti di convegni che sembrano interessanti ed intelligenti ma che in realtà non vogliono dire un cazzo.
11) “Master and Commander”: come convincere papà che quel corso di specializzazione ai Caraibi è DAVVERO fondamentale per la vostra formazione.
12) “Anche io in televisione!” Imparate dai colleghi più famosi come sfruttare al meglio la presenza a “Porta a Porta” e a “Quarto Grado”, con i consigli di Vittorino Andreolli, Raffaele Morelli, Roberta Bruzzone e Paolo Crepet.
13) Dimmi come scrivi e ti dirò chi sei: corso di grafia incomprensibile per sembrare un professionista importante.
14) Piazzarsi sul mercato: meglio uno studio associato o una bancarella di frutta e verdura?
Però vorrei che il mio corso entrasse anche nel vivo della professione trattando i temi precipui e basilari, i cardini delle competenze psicologiche quali, ad esempio, le Tecniche di Colloquio Psicologico. Quindi i successivi numeri tratteranno:
15) Quando il paziente non è paziente: tecniche di gestione della aggressività e sedazione rapida.
16) “Si stenda qui” “Perché?” “Mi viene il torcicollo a guardarla in piedi”: Risposte rapide a domande subdole di pazienti paranoici.
17) Eros e Thanatos: come portare a letto un paziente che vi piace da morire.
18) Gestione del transfert: cosa fare se il paziente vi si struscia addosso.
19) I segreti degli esperti: le dieci migliori scuse da usare se vi addormentate durante la seduta con un paziente noioso.
20) Interpretare il linguaggio del corpo: se il paziente continua a tenere le braccia incrociate è un tipo introverso o ha la camicia di forza?
21) Galateo professionale: come trattare un paziente affetto da meteorismo.
22) La mamma è sempre la mamma: come chiederle consiglio nei casi più complessi.
23) Vizi privati e pubbliche virtù: anche se lo faceva Freud, sniffare coca prima di vedere un paziente non è deontologicamente corretto.
24) Il ruolo del setting: come addobbare la sala di attesa con meno di 200 euro.
Non potranno naturalmente mancare indicazioni pratiche sugli strumenti fondamentali di un Vero Psicologo (seppur per corrispondenza) ed ecco quindi delle belle lezioncine dedicate ai Test Psicologici:
25) Bricolage creativo: realizza anche tu le tue macchie di Rorschach con inchiostro e fantasia!
26) Il Test dei colori di Luscher: come applicarlo se sei daltonico.
27) “Conosci te stesso”: scopri con un test se ne vale davvero la pena.
28) Nuovi strumenti di analisi: il Rorschach in Braille per ipovedenti
29) Vuoi più bene a mamma o papà? Rispondi alle domande e scopri se sei più Edipo o Elettra.
30) Sentimenti e ninfomania: pene d’amore o amore del pene? Scoprilo con il test!
Nota: i dati normativi tarati sulla popolazione italiana saranno compresi in ogni numero! E poi dite che non sono buona…
Infine potevano mancare i Seminari Speciali Monotematici? Saranno curati da docenti universitari e scienziati di riconosciuta fama internazionale! Non saranno obbligatori, ma naturalmente saranno FORTEMENTE consigliati perché inscindibili da una robusta preparazione di base… e richiederanno il pagamento di un supplemento a parte, ovviamente. Alcuni titoli già definiti:
a) Come uscire dalla fase anale: i dieci migliori farmaci antidiarrea
b) Nord Sud Ovest Es: una bussola per orientarti nel mondo dell’inconscio, con i consigli di Max Pezzali.
c) “Io mamme’t’ e tu”: responsabilità della figura materna nella crisi della coppia moderna.
d) “Un uomo chiamato cavallo”: Identificazione animale o iperdotazione virile?
e) Freud e Jung, un rapporto tormentato ed irrisolto; e se Corona avesse delle foto al riguardo?
f) Geomanzia e feng shui: come orientare il lettino secondo la millenarie tradizioni orientali
g) Peristalsi dell’inconscio: la peperonata nella predisposizione all’Incubo e al pavor nocturnus.
h) Complesso di Edipo e chirurgia estetica: quando la mamma sembra più giovane del figlio.
i) Invidia del pene: cosa fare quando il tuo “lui” ama un altro.
l) Psicologia e galateo a tavola: chi fa rumore mentre beve il consommè è ancora in fase orale?
m) Infortuni professionali: le sedute terapeutiche provocano piaghe da decubito?
o) IMPERDIBILE: Socrate, Sofismi e Psicologia: come sostenere che lo PpC® e lo Psicologo-Psicoterapeuta (laureato, tirocinato e financo specializzato in 4 anni), svolgono”due professioni affini ma diverse” sul piano delle competenzee che chi osa sostenere il contrario ha paura della concorrenza.
Beh… Per il momento non mi viene in mente altro. Naturalmente se fra di voi c’è qualcuno che vuole contribuire al mio progetto editoriale è più che ben accetto: inviatemi pure proposte, suggerimenti e quant’altro possa migliorare il servizio!
Però stavo pensando una cosa… Perché mai dovrei rivolgermi al MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica)? Non ce n’è mica bisogno!
Posso benissimo garantire IO sulla qualità della formazione che erogherò ai futuri PpC®: basta che io istituisca un apposito Albo EUROPEO degli Psicologi per Corrispondenza® collegato con il British Institute of Mailing’s Psychologist e con l’American Psychological Society of Papers Sent by Mail.
Non appena il numero degli iscritti al mio pregiatissimo Albo sarà sufficiente, andrò dai nostri governanti e, con prove scientifiche documentate dalle notorie Istituzioni anglofone di cui sopra e forte del fatto che all’estero si usa così, sosterrò che cotanti professionisti di siffatta caratatura necessitano di un doveroso riconoscimento da parte dello Stato Italiano, altrimenti come faranno a pagare le tasse e rendere così il loro doveroso contributo alla Patria?
Dite che l’avete già sentita questa storia…? Naaa! Visionari!
ciao Aisha,
sono un ingegnere (capitato qui per puro caso) che, per una serie di motivazioni che non sto qui a raccontarti per non annoiarti, ha sviluppato ormai una connaturata idiosincrasia per gli psicologi…però ammetto che tu sei geniale , ironica, spontanea, semplice…complimenti sinceri…allora c’è speranza!!!